"Marrakech, la perla gettata sull’Atlante”, così è stata definita la città da una scrittrice andalusa del XII secolo, ed ancora oggi “la rossa” Marrakech è da tutti riconosciuta come la perla del sud. Il fascino di questa città vi avvolgerà, come il contrasto tra la cultura berbera, radicata nell’animo di chi ha sempre abitato questa terra, e quella arabo-islamica, che si avverte ogni giorno per le strade affollate. L’essenza della città è sicuramente la grande piazza Djemaa El Fnaa che, malgrado il suo tetro significato “raduno dei morti”, rimane uno dei luoghi più vitali di Marrakech. Qui i bottegai, alle prime luci del giorno fanno i preparativi per una nuova giornata di lavoro. Con il passare delle ore si succedono artisti di ogni genere: musicisti, cantastorie, danzatori ed acrobati stupiscono per la loro abilità in un clima che si fa via via più affascinante. Intorno a Djemaa El Fna gravita una città dal profondo significato storico: lo splendido minareto della Koutoubia, l’antica Moschea che domina dall’alto la città, l’antico palazzo Badia ne sono le maggiori testimonianze.
Documentazione necessaria per l'ingresso nel paese
Passaporto
E’ necessario il passaporto, in corso di validità.
Abbigliamento: gli abiti più adatti sono di tipo leggero e pratico; da non scordare cappelloe occhiali da sole. Qualche capo pesante sarà necessario la sera, soprattutto nelle zone internee desertiche. Ricordiamo a coloro che hanno scelto un circuito in vettura 4x4 che lo spazio a bordo è limitato, sarà quindi consentito solo un bagaglio morbido per persona. Ricordiamo che, trattandosi di un paese musulmano è richiesto un abbigliamento adeguato.
Acquisti: ovunque sarete attratti dalle colorate e svariate esposizioni degli artigiani. Oggetti in cuoio, gioielli d’argentoo d’ambra, vassoi di rame, oggetti in ceramica e tappeti sono sempre messi in bella mostra per invogliare all’acquisto.I prezzi sono convenienti e lo sono ancora di più per chi sa “contrattare” con decisione ma soprattutto buon umore.
Cucina: piatto nazionale. è il “couscous”, semola di grano duro cotta al vapore accompagnata da carni di montone o pollo, condita con legumi. Tra le altre specialità citiamo il “poulet au citron” o i “kafta”, spiedini di carne tritata e aromatizzata da diversi tipi di spezie e il “tajine” il cui nome proviene dal contenitore utilizzato per stufare lentamente carne, pollame, pesce e legumi. La cucina marocchina è saporita, speziata ma quasi mai piccante. A fine pasto da non perdere l’ottimo tè alla menta.
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alle ore 6:06 del 17 ottobre
Vacanza oltre le aspettative.