Diversamente da altre nazioni nordafricane, il Marocco è stato occupato praticamente da un solo popolo sin dagli albori della storia. I berberi o imazighen (ovvero 'uomini della terra') si insediarono in questa zona migliaia di anni fa, giungendo ad avere il controllo di tutto il territorio compreso tra il Marocco e l'Egitto.
Divisi in clan e tribù, essi hanno sempre custodito gelosamente la loro indipendenza e ciò ha contribuito a mantenere intatta una delle culture più affascinanti dell'Africa.
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I berberi restarono pressoché impassibili di fronte alla colonizzazione dei fenici e anche dopo il saccheggio di Cartagine da parte degli antichi romani nel 146 a.C. non modificarono molto il loro stile di vita. I berberi affermarono sempre la loro tradizionale avversione verso l'autorità centrale
L'Islam iniziò a diffondersi nel VII secolo con le conquiste degli eserciti arabi. Dal caos provocato dall'invasione araba emerse un movimento fondamentalista berbero che interessò il Marocco e l'Andalusia, in Spagna: gli almoravidi fondarono Marrakech, la loro capitale, ma vennero ben presto soppiantati dagli almohadi, che a loro volta lasciarono il posto ai merinidi, provenienti dall'entroterra marocchino. Con questi nuovi sovrani la regione conobbe un nuovo e lungo periodo rigoglioso.
Dopo l'avvicendamento di varie dinastie che detennero il potere solo per brevi periodi, la famiglia alawita si assicurò il potere intorno alla metà del XVII secolo e lo ha mantenuto fino a oggi. Benché non siano mancate le difficoltà, questa pragmatica dinastia è riuscita a mantenere il Marocco indipendente per più di tre secoli. Vanta una discendenza dal Profeta, attraverso la figlia Fatima e il cugino Ali, suo consorte; tuttavia, sono sunniti e non sciiti. Tale ascendenza sceriffale, riconosciuta in Marocco con il titolo di Moulay , ha fornito loro la legittimità per sopravvivere al colonialismo fino all'indipendenza.
Alla fine del XIX secolo comparvero i mercanti europei ed ebbe inizio l'epoca del dominio coloniale. Improvvisamente la Francia, la Spagna e la Prussia si mostrarono interessate ad assumere il controllo del paese tanto per la sua posizione strategica quanto per le sue risorse. La Francia risultò vittoriosa e nel 1912 occupò praticamente tutto il Marocco, mentre la Spagna si accontentò di un piccolo protettorato e Tangeri fu dichiarata zona internazionale.
Gli abitanti del Rif guidati dal berbero Abd el-Krim, si ribellarono contro le due potenze coloniali che occupavano il Marocco.
Dopo la fine della guerra il sultano Muhammad V promosse la nascita di un partito indipendentista che riuscì ad assicurare la libertà al Marocco nel 1956. Il Marocco ottenne anche Tangeri, ma la Spagna rifiutò di cedere le città settentrionali di Ceuta e Melilla (che ancora oggi costituiscono l'ultimo fragile avamposto spagnolo in Africa).
Nel 1957 Muhammad V diventò re del paese e pochi anni dopo gli succedette il figlio Hassan II, che diventò ben presto una figura molto popolare e si conquistò un posto nel cuore di tutti i marocchini organizzando la Marcia Verde nel Sahara Occidentale, una zona appartenuta in precedenza alla Spagna. Con un esercito di 35.000 volontari, Hassan sconfisse i sahrawi, gli indigeni della regione, e conquistò questa zona ricca di fosfati.
Negli anni '60 tuttavia era ormai chiaro che i circa 100.000 abitanti del Sahara Occidentale volevano l'indipendenza. Il Fronte Popolare per la Liberazione di Saguia al-Hamra e Río de Oro (Polisario) non gradì affatto l'invasione e intraprese una lunga e sanguinosa guerra di indipendenza contro il Marocco.
Nel 1991 le Nazioni Unite hanno promosso un cessate il fuoco e ultimamente hanno deciso di 'mantenere il controllo della situazione'; in altre parole, lo status ufficiale del Sahara Occidentale è ancora in questione a causa delle continue dimostrazioni di forza del Marocco.
Hassan II ha continuato fino alla morte, avvenuta il 23 luglio 1999, ad essere un sovrano autocratico. Gli è succeduto il figlio, Muhammad VI, il quale ha promesso di eliminare la corruzione dal governo, di rendere la stampa più libera e di istituire una riforma in senso democratico, non appena ne avesse avuto l'opportunità.
Re Muhammad VI ha sposato Salma Bennani, ingegnere informatico, e questo evento è stato subito letto nel segno di una modernizzazione del ruolo della donna. Nel 2004, il governo ha apportato significativi cambiamenti alla Moudawana, o Legge di Famiglia, allo scopo di migliorare la condizione femminile, proteggere i diritti dei bambini e salvaguardare la dignità umana.